giovedì 22 agosto 2013

Cassini Josè a Fort Alamo

Cassini Giuseppe o Josè Cassiano, come è chiamato in terra texana, nasce a San Remo nel 1787 in una nobile famiglia di antica origine spagnola. Il giovane, cosa alquanto rara per il periodo, è in possesso di un “passaporto” inglese emesso dalle autorità di Gibilterra. Per questa ragione, si suppone, nel 1812, sbarca senza alcuna difficoltà a New Orleans la più grande città dello stato della Louisiana. Qui si dedica al commercio e in breve tempo diviene un personaggio molto facoltoso tanto che acquista, investendo i proventi dei suoi floridi affari, una notevole estensione di terreno. Diviene uno dei più importanti allevatori e latifondista di tutto il territorio a ridosso di New Orleans. In queste vaste regioni, il nobile Giuseppe Cassini, intravede ottime opportunità di fare affari e per questo scopo si  trasforma in mercante. Alla testa dei suoi convogli di carri compie frequenti viaggi tra il Texas e la Louisiana trasportando qualsiasi tipo di merce: cuoiame, carne secca, tabacco, sementi, polvere da sparo, attrezzi e materiale per costruzioni. Non disdegna di avere rapporti anche con i bellicosi Apache e Comanche con i quali instaura rapporti di leale amicizia e rispetto. Ma la vita da mercante non soddisfa pienamente la sua avventurosa indole. Difatti, dopo qualche anno, vende i suoi possedimenti in Lousiana e si trasferisce a San Antonio nella Contea di Bexar in Texas. Ancora una volta, come tradizione della sua nobile famiglia, nei territori del Texas del sud, acquista immense estensioni di terreni che impiega nell'allevamento di bestiame. La vita di Josè scorre tranquilla ed appagante sino a quando nel 1821 il Messico strappa alla Spagna il possesso dei territori del Texas. Giuseppe, non ha alcun dubbio, da buon cittadino americano, abbraccia la causa dell'indipendenza. Si arruola come volontario del costituente esercito texano partecipando a diversi scontri con le truppe messicane fra i quali, nel dicembre del 1835, l'assedio della fortezza di Bexar. Non è tanto improbabile che abbia conosciuto qualche grande eroe della storia americana come: William Travis, Sam Houston, Stephen Austin e James Bowie. Il suo impegno e capacità sono tali che in breve conquista la fiducia del Generale Rusk, segretario della guerra, il quale gli conferisce poteri speciali. La sua fama di patriota è nota in tutto il territorio. Era noto fra i volontari americani che, una volta  giunti in città, si sarebbero dovuti dirigere direttamente nel magazzino di Cassini dove avrebbero trovato un sicuro rifugio, rifornimenti, armi e viveri. Questi uomini, durante la notte, evitando le ronde messicane, venivano trasferiti da Cssini nel suo ranch di Calaveras da dove successivamente avrebbero raggiunto Forte Alamo. Il contributo di Cassini alla causa texana non si limita solo nelle attività logistiche dello spostamento di uomini e armi. Egli, con l'aiuto di alcuni indiani Choctan, svolge l'attività di scout lungo il corso del Rio Grande per osservare e comunicare al colonnello William B. Trevis i movimenti delle truppe del Generalissimo Antonio Lopez di Santana. Il 16 Marzo del 1836, Josè Cassini, sta per raggiungere la guarnigione di Alamo per unirsi ai valorosi combattenti quando gli giunge la tragica notizia della sanguinosa disfatta. Alla fine della guerra, quando il Texas è ormai uno stato americano, Giuseppe Cassini, continua la sua opera di pioniere e colonizzatore. Viene eletto assessore nella città di San Antonio e contribuisce con i propri denari alla costruzione della cattedrale di San Fernando a Bexar. Si racconta che nei giorni che seguirono la dichiarazione di indipendenza del Texas, Cassini, accoglie nella sua fattoria le carovane dei coloni che giungono in Texas per prendere possesso delle nuove terre. Giuseppe Cassini, eroe della guerra di indipendenza del Texas, muore il primo gennaio del 1862 e il suo corpo e seppellito nel cimitero di di San Fernando a San Antonio.