martedì 23 settembre 2014

Cesare Z. Prina visse a Tombstone in Arizona

La storia di quest'italiano è particolarmente avvincente. Cesare Z. Prina nasce in Lombardia nel 1862 in una modesta famiglia di artigiani. L'indigenza, le scarse opportunità di lavoro e qualche problema di carattere politico costringono il padre ad emigrare in America. Nel 1870, all'età di nove anni, il piccolo Cesare, in compagnia del padre, sbarca in terra americana. Dopo alcuni mesi di permanenza a New Orleans i due si trasferiscono a Galverston in Cochise County dove la giovane età di Cesare diviene ben presto un serio problema per l'avventuroso padre il quale decide di affidarlo ad una casa di accoglienza per i giovani disadattati. Questa è una triste esperienza per il piccolo in quanto ,la tutrice della casa d' accoglienza, spinta forse da eccessivo zelo o da un mal interpretato senso educativo, maltratta il giovane sino ad arrivare alla fustigazione. Non c'è da meravigliarsi che, Cesare, alla prima favorevole occasione scappa dall'Istituto e si dirige a Houston e ad Austin in Texas dove raggiunge il padre. Qui vi rimane sino al 1876 anno in cui il padre è dato per morto. Infatti le sue ultime tracce di vita si perdono lungo i selvaggi ed aspri territori della frontiera texana. Cesare, ha ormai quattordici anni ed è ingaggiato in un grande ranch dove incomincia ad apprendere il duro lavoro di cowboy. Il ragazzo è sveglio, ossequiente e volenteroso e subito è preso in simpatia dai colleghi di lavoro. Terminata la parentesi di apprendista rancheros, Cesare, nel 1884 , raggiunge lo stato dell'Arizona dove si stabilisce nella Contea di Cochise. Qui nel giro di pochi anni diviene il più grande allevatore di bestiame dello stato. Infatti, Cesare, si stabilisce nella mitica Tombstone dove per incarico della Chiricahua Cattle Company dirige sino al 1888 un grande allevamento di bovini. Successivamente, si mette in proprio acquistando un bel ranch che porta avanti sino al 1897. Al termine della breve esperienza di proprietario terriero, Cesare, vende il ranch e si stabilisce definitivamente a Safford sempre in Arizona dove si mette in affari. Per un certo periodo commercia e trasporta con il vecchio sistema delle carovane derrate alimentari alle comunità di coloni sparse sul territorio. Oltre ad essere un allevatore di bovini, il pioniere italiano, si impegna in altre attività fra le quali produzione di latte e formaggio e l' estrazione carbone. Infine, in società con un certo Olney, mette su una fabbrica di ghiaccio. La produzione è tale che riesce a soddisfare le esigenze dell'intera contea di Gila Valley sempre in Arizona. In questo periodo sposa una donna americana, Martha Wanslee, dalla quale ha due figli. Si trasferisce a Safford dove la vita di Cesare subisce un profondo cambiamento. Infatti, il rude cowboy italiano, abbandona sella e cavallo e si trasforma in un uomo delle istituzioni. Cesare, promuove e finanzia l'edificazione di una scuola, s'impegna nella elettrificazione della città, diviene membro della camera di commercio e infine per due volte consecutive è eletto sindaco di Safford. Ci piace immaginare che il vecchio Cesare Z. Prina, lombardo di nascita ma americano di adozione, muore, circondato dalla stima e dall'affetto dei suoi cari, nella sua Safford in Arizona

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