giovedì 12 febbraio 2015

Un genovese ostaggio del bandito Tibùrco Vasquez

Repetto Alessandro nasce a Genova nel 1830. Alessandro è un patriota italiano reduce delle guerre risorgimentali italiane. Alla vigilia dello scoppio della guerra di Secessione sbarca negli Stati Uniti e seguendo gli ideali di libertà e fratellanza abbraccia la causa antischiavista arruolandosi con il fratello Antonio tra le fila dell'esercito nordista e più precisamente nel reggimento detto “ Garibaldi's Guards”. Questo è un reparto formato quasi esclusivamente da combattenti italiani. Nel corso del conflitto partecipa onorevolmente e diverse cruente battaglie. E' congedato con onore ed ottiene dal governo federale, in cambio dei servigi resi durante le ostilità, una cospicua somma di danaro. Si trasferisce in California, dove a San Gabriel nei presi del fiume Rio Hondo acquista un ampio appezzamento di terreno. Sull'amena collina ai piedi della quale si stende una fertile vallata compresa tra i territori di Whittier e Los Angeles, Alessandro, costruisce il suo Ranch. Qui si dedica quasi esclusivamente all'allevamento degli ovini. Instaura ottimi rapporti con i componenti delle tribù indiane dei Chippewa e degli Apaches con i quali realizza le condizioni per una pacifica e duratura convivenza. E proprio per rafforzare i rapporti di buon vicinato sposa una donna indiana dalla quale ha un figlio. Intanto, nei pressi del suo Rancho si fermano i primi carri di coloni i quali, attirati dall'abbondanza di acque e dall'ottimo clima, iniziano a costruire le prime baracche. Questo piccolo agglomerato di umili case di legno rappresenta il primo nucleo della nascente cittadina che un giorno verrà chiamata “Montebello City”. Alessandro, nella primavera del 1874, è vittima di una estorsione perpetuata dal feroce bandito Tibùrcio Vasquez. Si racconta che il fuorilegge in compagnia della sua banda penetri furtivamente nella fattoria di Repetto e con pistole alla mano gli intima di consegnargli 800 dollari. ( Importo che a detta del bandito Vasquez sarebbe stato utilizzato per finanziare la rivoluzione nel sud della California) Alessandro, turbato dalla richiesta del bandito, afferma di non aver in casa un importo così importante e quindi invita Vasquez a desistere dalla criminosa azione. Il bandito, per tutta risposta obbliga Alessandro a firmare un assegno e manda in città un nipote dello stesso Repetto per cambiarlo. Vasquez ordina al giovane di tornare presto, solo e con i soldi altrimenti avrebbe ucciso il suo datore di lavoro. Il ragazzo, ottenuto il consenso da Repetto, raggiunge la città e si reca alla Temple & Workman Bank di Los Angeles. Qui il direttore Temple, insospettitosi dall'insolita richiesta manda a chiamare lo sceriffo William R. Rowland il quale dopo un breve interrogatorio del ragazzo viene a conoscenza del piano di Vasquez. Immediatamente, il tutore della legge, raggruppa una dozzina di uomini armati (deputy) e raggiunge il Ranch di Alessandro Repetto con il preciso intento di fare irruzione nella fattoria e catturare il pericoloso ricercato. Il giovane lavorante, preoccupato per la vita dello zio Alessandro, rammenta allo sceriffo lo sciagurato patto stipulato con Vasquez. Infatti gli accordi erano che il ragazzo doveva tornare solo, presto e con i soldi. Lo sceriffo, pur di non mettere in pericolo la vita dell'italiano, ordina al ragazzo di andare a consegnare il danaro a Tibùrco Vasquez. Nel frattempo, la banda dei malfattori, allertata dall'uomo posto di guardia, si rende conto di essere stata scoperta. Vasquez, acciuffa il denaro e, seguito dai suoi complici, si fa strada con pistole alla mano sino al passo di Tejunga dove fa perdere le proprie tracce. Comunque, a parte questo episodio, Alessandro Repetto, non è certamente un eroe. Le cronache del tempo non sono generose con il pioniere italiano. Infatti, è descritto quasi sempre in modo negativo e poco rassicurante. In alcuni testi è raffigurato come un uomo grasso e flaccido che a malapena si regge sulle sue grasse gambe, incline al disordine e all'approssimazione che vive con una donna selvaggia nel sudiciume e nella sporcizia. Dal punto di vista morale è considerato uomo onesto e di grande rettitudine ma che pecca di estrema avarizia e grande egoismo per niente disponibile verso il prossimo. Il giorno della sua morte avvenuta il 1885, Alessandro Repetto, non possiede neanche i soldi per la propria sepoltura nonostante fosse proprietario di una fattoria che il fratello Antonio vende alla sua morte per un importo di 60.000 dollari. Alessandro, muore in completa solitudine e nell'assoluto abbandono in un stanza del New Arlington Hotel dopo aver rifiutato il ricovero al Sister's Hospital

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