In poche ore una cozzaglia di avventurieri, rinnegati, bounty killer, pistoleri e cowboy, offuscati da fiumi di whisky di bassa qualità, si mettono sulle tacce del fuggiasco. Viene incendiata la prateria, si coprono tutte le piste e tutti i sentieri, si inviano guide esperte a seguire le tracce, si preparano corde con nodi scorsoi ma del fuggiasco nessun segno. Pete, intanto, nel suo rifugio tra le siepi al riparo del gelido nevischio, mangia un tozzo di pane e pensa con nostalgia alla sua Italia e in particolare alla sua solare Puglia. Egli è perfettamente conscio di rischiare l'impiccagione. La stanchezza e l'ansia vincono le ultime resistenze del vigile e circospetto Pete il quale, malinconicamente, si lascia prendere dal sonno. Il giorno successivo, dopo una breve caccia all'uomo, Pete, è catturato dallo sceriffo Yule e dai suoi due aiutanti Smith e Albright. Lo sceriffo Yule, uomo esperto e capace ma di indole pacifica durante il ritorno a Hoblitzell ha un conflitto a fuoco nel corso di un agguato messo in atto da alcuni uomini. Gli assalitori, sicuramente agitatori e uomini fidati del colonnello Hoblitzell, sono fermi nell'intenzione di sottrarre il prigioniero allo sceriffo per far giustizia sommaria sul posto. Fortunatamente, l'esperto Yule, aiutato da Smith e Albright riesce a scampare il pericolo e a far perdere le sue tracce. Quello stesso pomeriggio i tre uomini di legge, Yule, Smith e Albridge con il loro prigioniero attraversano la Main Street di Gunnison City dove, in modo timido e discreto, riescono a portare Pete nella prigione della città. Qui lo sceriffo Clark, freddo, distaccato e per nulla collaborativo, aiutato dai suoi vice mette alle caviglie di Pete delle grosse catene di ferro e quindi lo sbatte in un angusta cella. Ormai la notizia della cattura di Pete si è sparsa per tutta la contea tanto che in poco tempo giungono in città centinaia di uomini infuriati che hanno voglia di “giustizia”. Lo sceriffo Clark, con poca convinzione, cerca di calmare la folla dichiarando che al prigioniero gli sarebbe stato garantito il giusto processo e nella stessa circostanza chiede alla cittadinanza che alcuni volontari si mettessero a guardia della prigione a protezione di Pete. Durante la notte un gruppo di uomini armati ed incappucciati, spacciandosi per i volontari di Gunnisson, fa irruzione nella prigione e immobilizzano lo sceriffo Clark, il quale ad onor del vero non oppone grande resistenza. Gli uomini prendono in consegna il povero Pete e lo portano via di forza.. Non vi sono testimonianze di ciò che succede dopo la cattura. L'unica cosa che si può aggiungere è che il resto di questa triste storia è scritta sul corpo lacerato del povero Pietro Teofilo e sulle tracce insanguinate lasciate sulla neve. Quelle scie grigie di neve ghiacciata striate di rosso sangue indicano che il corpo di Pete, prima di essere appeso come un maiale macellato, è stato trascinato per tutta la notte trascinato con un cappio al collo lungo le strade della città. E' mezzogiorno, lo sceriffo Yule e i suoi aiutanti lasciano mestamente la città mentre il corpo di Pete è ancora penzolante sulla Tumichi Avenue davanti alla stalla di Kelmel & Allison.
Quel feticcio appeso è il “giusto” monumento all'inquietante efficienza della giustizia a Gunninson City in Colorado nel 1881.
Allora, finisce così ?... Dov'è il seguito? Un'altra domanda: Quali sono le fonti di questo racconto? Grazie.
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