Scivicco Vincenzo, pirata o pioniere
Il
villaggio di Port Vincent è situato nello stato della Lousiana
precisamente nella Livingston Parrish che fa parte dell'area
metropolitana di Baton Rouge. Oggi il piccolo e ameno villaggio posto
sulla riva del fiume Amite conta circa cinquecento abitanti. Cosa
centra Port Vincent con i pionieri italiani? Andiamo in ordine.
Scivicco Vincenzo nasce a Napoli nel 1784 in una umile famiglia di
marinai. La sua infanzia è segnata dalla prematura perdita del
padre. Il triste episodio segna l'esistenza del giovane Vincenzo il
quale è costretto ad abbandonare la casa paterna e ad avventurarsi
nel mondo in cerca di fortuna Infatti, la madre, povera donna, non
essendo in grado di provvedere al mantenimento dei figli è
completamente dipendente dalle poche risorse che il Regno di Napoli e
le istituzioni religiose mettono a disposizioni delle popolazioni
indigenti. Vincenzo, ormai ventiquattrenne, s'impegna nel mestiere
del mare e all'alba di un tiepido giorno di primavera del 1807,
s'imbarca come mozzo su una navetta francese in
partenza per le terre americane. Sbarcato a New Orleans, Vincenzo,
si arruola tra gli uomini del famoso avventuriero ed esploratore
francese Lafitte con il quale viaggia ed esplora le terre della
Louisiana. E' una vita dura e difficile. Vincenzo, diviene un abile
cacciatore e guida e subito si mette in evidenza per le sue capacità
operative e di comando conquistando in breve tempo la fiducia e la
personale amicizia del comandante Lafitte. Negli anni a seguire,
Vincenzo, ormai conoscitore di quelle terre e padrone della lingua
francese, abbandona la pattuglia di Lafitte ed inizia una propria
opera di colonizzazione. Nel corso di questo periodo il pioniere
napoletano costruisce avamposti per i cacciatori, segna nuove piste,
esplora territori e si inoltra nelle terre più selvagge dove
regnano incontrastate le tribù indiane. Per raggiungere i presidi
fortificati delle compagnie mercantili francesi e gli accampamenti
degli indiani, Vincenzo, è costretto a risalire il fiume Amite. Per
questo motivo acquista ed equipaggia una piccola goletta mediante
la quale effettua trasporti lungo il corso del fiume. La goletta di
Vincent Scivicque, effettua il viaggio di andata trasportando
viveri, polvere da sparo, alcool, attrezzi, sementi e materiale da
costruzione mentre al ritorno trasporta pelli e pellicce. Non di
rado, aspetto alquanto negativo della personalità di questo
intrepido pioniere, si dedica anche al trasporto di schiavi. Il
napoletano è il dominatore di quel tratto del fiume Amite. Nessuna
imbarcazione, nè carri di coloni o di cacciatori può attraversare
quel tratto del fiume Amite senza l'autorizzazione di Vincent
Scivicque al quale bisogna pagare il dovuto pedaggio. La fama di
Vincenzo diviene mitica. Per alcuni egli è un pirata dedito alla
tratta degli schiavi, per altri è un abile esploratore e per altri
ancora è un fedele suddito francese. Può essere tutto e niente il
fatto importante è che nel corso degli anni l'attività del
napoletano assume una importanza sempre più vitale per la zona.
Infatti , Vincent, si vede costretto ad organizzare un punto di
raccolta da dove smistare le merci in arrivo e in partenza. Questo
avamposto, chiamato originariamente “Scivicque Ferry”, è il
primitivo nucleo del piccolo paese di Port Vincent, chiamato in
questo modo in onore del pioniere napoletano. Il piccolo centro di
colonizzatori diviene il più importante e forse l'unico punto per
attraversare il vivace fiume Amite e quindi raggiungere dalla
Livingston Parrish la Ascension Parrish. Nel 1824, Vincenzo, forse
nostalgico della tradizione italiana, dona alla collettività di
Port Vincent un appezzamento di terra ben squadrato sul quale
costruire il cimitero del paese. Vincenzo, preoccupato di assicurare
una degna sepoltura per sé e per i suoi discendenti, costruisce una
piccola cappella di famiglia che nel 1839 viene consacrata con una
solenne cerimonia religiosa. Il pioniere italiano, muore nel suo
piccolo villaggio di Port Vincent nel 1870 consapevole di aver
contribuito in modo importante allo sviluppo della regione.
Nessun commento:
Posta un commento