Alberti Pietro Cesare, uno dei primi colonizzatori di New York
Uno dei
primi colonizzatori di New York è il veneziano Pietro Cesare
Alberti. Nato a Malomocco - Venezia il 02.06.1608 in una ricca
famiglia di mercanti. Cesare, già da adolescente mostra un carattere
forte e un indole avventurosa. Ancora ragazzo s'imbarca sulle navi
veneziane dove apprende il duro mestiere del mare. Purtroppo nubi
scure e minacciose si ammassano sul futuro della famiglia. Infatti,
gli Alberti abbracciano la religione Calvinista è ciò crea notevoli
problemi alla tranquillità di Venezia. Per questa ragione, pur di
sfuggire alle persecuzioni, alle angherie e alle malversazioni della
chiesa cattolica, gli Alberti sono costretti ad emigrare verso la più
tollerante ed ospitale Olanda. Qui Cesare mette in pratica
l'esperienza maturata a Venezia e in poco tempo avvia una florida
attività mercantile marinara. Ma l'avventura, il richiamo del mare
e il fascino dell'ignoto non cessano di stuzzicare l'indomabile animo
del giovane. Per questa ragione il 10 luglio del 1634 s'impiega
presso una compagnia mercantile olandese e a bordo della nave Coninck
David al comando del capitano David De Vier fa rotta verso
l'America. Il viaggio è duro e faticoso e nonostante i pericoli,
Cesare, sbarca sulle coste del Nuovo Mondo. Alberti non si perde
d'animo e con un drappello di cacciatori e mercanti olandesi si
inoltra nei vergini ed inesplorati territori a ridosso della Baia di
Hudson. Qui, purtroppo, non trova facili condizioni di vita. Le
scarse risorse economiche, le difficoltà ambientali e le
insufficienti conoscenze del territorio gli rendono impossibile la
sopravvivenza. L'avventuroso colono italiano comunque non è ancora
vinto. Sfruttando le conoscenze in campo mercantile, Cesare, stringe
un buon sodalizio con un pioniere di origine inglese con il quale si
impegna prima nel commercio di pelli e successivamente nella
coltivazione del tabacco. All'esordio l''attività agricola non è
redditizia in quanto la bonifica del terreno, le interferenze delle
compagnie mercantili e le scorribande dei nativi rendono l'ambiente
aspro e insicuro. Con grande coraggio, sacrificio, caparbietà e
spirito di sopravvivenza Cesare supera le difficoltà e nel giro di
qualche anno comincia a raccogliere i primi frutti. I risultati sono
ottimi, il prodotto è buono e viene venduto ad una compagnia
mercantile inglese con la quale Cesare nel frattempo ha stretto
rapporti di collaborazione. Conosce una ragazza olandese di nome
Judith Janse Meynir la sposa e lo rende padre. In poco tempo acquista
vari appezzamenti di terreno. Il primo di circa 60 acri è situato
in una zona che in futuro diverrà Brooklyn mentre il secon do di
circa 40 acri è situato nell'attuale Manhattan. Alberti non
trascura i rapporti con con i guerrieri delle tribù indiane non
ostili .divenendo grande amico dei Delaware, Micmac, Potawatomi e
Chippeway con i quali instaura un ottimo rapporto di vicinato che gli
permette di commerciare indisturbato in pelli e pellicce. Purtroppo,
come le storia del continente americano insegna, non tutti i nativi
si mostrano pacifici nei confronti “dell'arrogante uomo bianco”.
Infatti, il 9 novembre dell'anno 1655, nella zona di Long Island, un
gruppo combattente di guerrieri della tribù degli Illinois, attacca
la fattoria di Alberti. Cesare è solo con la famiglia la sua
resistenza è eroica ma vana. Viene selvaggiamente ucciso e privato
dello scalpo insieme alla giovane moglie Judith. Fortunatamente, per
un inspiegabile mistero, i figli della coppia riescono a sopravvivere
al massacro trovando rifugio in uno sperduto avamposto di cacciatori
olandesi. Albertis Pietro Cesare è considerato a giusta ragione
uno dei primi colonizzatori italiani che contribuisce a rendere
vivibile il territorio della Nuova Olanda dove nascerà New
Amsterdam. Infatti il piccolo fortilizio costruito sulla punta
meridionale dell'Isola di Manhattan nella valle del fiume Hudson
altro non è che il primo embrione di New York. E proprio nel parco
di questa città vi è una targa commemorativa in bronzo che ricorda
agli americani il contributo dell'italiano nel processo di
colonizzazione. Alberti è uno dei primi esempi di americanizzazione
del cognome. Difatti i figli dello sfortunato eroe veneto, nel corso
degli anni, vedono cambiare il proprio cognome in : Albertis -
Alburtis - Bertis – Burtis.
Albertis Pietro Cesare è padre di tre figli maschi e due bambine. Il Primo figlio John Burtis si trasferisce nella Contea di Manmouth in New Jersey, il secondo James si trasferisce a Foster's Meadows mentre il terzo Arthur colonizza il territorio di Hempstead a Long Island.
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