Il Capitano Egidio Giuseppe Zeiro
Zeiro Giuseppe Egidio, nasce a Genova il 23.01.1854 in una agiata famiglia della media borghesia. Il padre, affermato avvocato, perde i suoi titoli per aver combattuto contro Napoleone. La famiglia si trasferisce in Emilia Romagna dove il giovane Giuseppe frequenta l'università di Parma con lo scopo di conseguire il dottorato in medicina. Purtroppo è un periodo in cui la penisola italiana è pervasa da guerre e da ribellioni che costringono il giovane Egidio ad abbandonare gli studi. A diciotto si arruola nell'esercito italiano dove per circa quattro anni è ufficiale in un reggimento del genio. Al termine dell'avventura militare s'imbarca per le terre del nuovo mondo. In un primo momento Egidio non ha alcuna intenzione di emigrare in quanto il viaggio che intraprende per l'America ha solo lo scopo di accompagnare un fraterno amico. Ma giunto nella regione, stregato dalle opportunità di lavoro e dal fervore della giovane nazione, decide di stabilirsi in modo permanente a San Francisco. Il fascino della frontiera, gli sconfinati spazi e le facili occasioni di affermazione sociale trasformano Giuseppe in un attivo e fecondo pioniere. S'inserisce a pieno titolo nella società americana. Una delle sue prime iniziative è quella di fondare un giornale di lingua italiana. La rivista in poco tempo diviene il più importante riferimento per gli immigrati italiani in terra americana. “L'Indipendente”, così come è chiamato, ha un buon successo e i profitti che ne derivano dalla sua diffusione permettono a Giuseppe di vivere in modo decoroso. Per otto anni il giornale, che nel frattempo ha cambiato il nome in “L'Italia”, diffonde le parole di conforto e di calore che giungono dalla madre patria. Giuseppe diviene il difensore delle istanze della gente italiana. Terminata l'esperienza da editore, s''impiega come corrispondente italiano per un importante giornale di San Francisco. E' una esperienza esaltante che permette al genovese di incontrare la gente più importante e facoltosa della città. Si trasferisce a San Josè nella contea di Santa Clara dove avvia un ufficio legale che si interessa dei problemi degli emigranti italiani. Uno dei suoi principali intenti è quello di alleviare le sofferenze e le difficoltà dei propri connazionali. Non tralascia nessuna occasione per far sentire alle masse di emigranti il calore della madre patria. Il suo lavoro si concretizza nella traduzione di documenti, nel trovare alloggi, nel cercare impiego, nel far da interprete, nella tutela legale e in qualche caso anche nell'aiuto economico. Per questa sua assidua attività sociale ed impegno civile viene nominato presidente di una società di beneficenza. Non solo, con l'impiego di un proprio capitale di circa ottomila dollari organizza la Compagnia di Ussari di San Josè di cui diviene capitano e con la quale partecipa a diverse parate in importanti celebrazioni e manifestazioni nelle città di Los Angeles, Sacramento e Stockton. Da questo momento Giuseppe Egidio, per gli americani, è il “Captain Zeiro”. Il suo impegno e le sue azioni a protezione della gente italiana e la sua conoscenza delle terre americane sono tali che nel 1896 è nominato console d'Italia a San Josè con competenza su tutto il territorio della California. La vita americana comunque non è affatto facile e priva di insidie. Infatti il 6 giugno del 1899 l'energico capitano Giuseppe Egidio Zeiro è oggetto di un attentato durante il quale viene ferito mortalmente al capo. Non si conosce la data precisa della sua morte che comunque in ogni caso avviene dopo il 1918 data in cui Zeiro risulta fare parte di un comitato di salute di San Josè per arginare la diffusione dell'influenza “spagnola”.
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