I fratelli Verdi Suzzara de Tullio
Verdi de Suzzara Tullio, medico ed omeopata, nasce a Mantova il 10 febbraio del 1829 da una nobile famiglia. Frequenta con ottimo profitto il Ginnasio della sua città. La vita del giovane è avventurosa ed intensa. Infatti, appena terminati gli studi, Tullio, si arruola come ufficiale nell'esercito del regno di Sardegna e partecipa alla guerra contro l'Austria per la liberazione della Lombardia. Purtroppo, durante la guerra le truppe sabaude sono duramente sconfitte nella battaglia di Novara e Tullio, pur di evitare l'arresto, è costretto all'esilio. Si sposta nelle grandi capitali europee dove ha la possibilità di affinare la conoscenza delle lingue straniere. Nel 1850, invogliato dalle entusiastiche notizie che gli giungono dagli amici emigrati in America decide di trasferirsi nel nuovo continente. Sbarca a New York dove incontra e frequenta Garibaldi il quale, pur di aiutarlo, gli offre delle lettere di referenze che lo avviano alla carriera dell'insegnamento. Nella Brown University di Providente nello stato di Rhode Island insegna il francese e l'italiano. Nell'occasione, Tullio, perfeziona il suo inglese in maniera così efficiente tanto che in poco tempo si rende capace di condurre convegni, organizzare incontri culturali durante i quali si discute della indipendenza italiana. Nel frattempo diviene rettore dell'università e nel tempo libero inizia a studiare medicina e a documentarsi sui benefici della omeopata. Nel 1854, in Pennsylvania, ottiene la laurea in omeopatia. Si trasferisce a Newport dove esercita per la prima volta l'attività medica. Partecipa alla guerra civile in qualità di medico volontario e si impegna con notevole successo nell'organizzazione e il miglioramento delle strutture ospedaliere militari. Ormai noto e famoso, il pioniere italiano, esempio di feconda integrazione fra differenti culture, si trasferisce a Washington. Stabilisce definitivamente la sua residenza nella capitale e sposa la nipote del maggiore Denny, abile ufficiale della guerra di indipendenza e componente dello staff del generale Washington. Diviene membro dell'Istituto Americano di Omeopatia e componente dell'Accademia Americana di Scienze, Letteratura ed Arte. Nel 1871 ottiene dal presidente Grant la nomina a segretario del Consiglio della Salute Pubblica del Distretto della Columbia e diviene anche presidente della Società di Medicina Omeopatica di Washington. Per tre anni è il responsabile dell'ufficio pensioni dei medici. La fama dell'italiano è così riconosciuta che diviene medico personale del Segretario di Stato William H. Seward. In questa occasione, Tullio, suo malgrado, è protagonista di un singolare aneddoto. Si racconta che un sicario nel tentativo di avvicinarsi al Segretario di Stato dichiara di essere latore di importanti missive inviate da Tullio Verdi proprio al Hon. Seward. Il rapporto di amicizia e di stima fra Tullio e il Segretario di Stato è così noto tra gli addetti della sicurezza che gli stessi non hanno sospetti circa la fedeltà dell'italiano e quindi lasciano passare l'abile killer. Fortunatamente il tentativo di omicidio assassinare il segretario è sventato. Il colonizzatore mantovano scrive e pubblica diversi interessanti libri su questioni di salute in particolare sulle problematiche della maternità oltre ad un saggio sulla figura di Mazzini. Tullio Verdi Suzzara, pioniere italiano delle selvagge terre americane conclude l'avventurosa vita nel 1902.
Verdi de Suzzara Ciro
Fratello del più famoso Tullio, Verdi De Suzzara Ciro nasce a Mantova da Carlo e Matilde Dall'Acqua nel 1831. Patriota e collaboratore di Garibaldi a seguito delle guerre risorgimentali si vede costretto, nel 1854, ad esiliare in America. Qui si arruola nel 1861, all'età di trenta anni tra i reparti delle Garibaldi Guards. Laureato in medicina, Ciro, diviene ufficiale medico del 101 Reggimento Fanteria New York ed è assegnato ad un ospedale da campo. Precedentemente fa parte del 1° Reggimento Fanteria Volontari New York. Assiste e partecipa a diverse sanguinose battaglie fra la quali Gettysburg, Amberville e Manasse. Alla fine del conflitto viene congedato. Ciro, riprende con maggior lena la vita civile e sposa Carrie Minturn una giovane donna di New York. Nel 1880 ritorna in Italia e si stabilisce a Firenze dove nel 1888 muore.
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