martedì 25 febbraio 2025

Bardellini Anthony

Bardellini Anthony, l'albergatore della California

Bardellini Antonio, nasce nel 1820 a Lerici in provincia di La Spezia. Sin da piccolo mostra spiccate attitudini alle attività marinare che in seguito gli serviranno per trovare facile imbarco a bordo dei mercantili in partenza da Genova. Prima di decidere di eleggere gli Stati Uniti d'America a sua destinazione finale visita gran parte delle terre conosciute. L'avventura americana inizia nel 1850 anno in cui sbarca a New York. In questa città vi risiede per poco tempo in quanto il suo desiderio è quello di raggiungere la California. Si stabilisce a San Francisco dove avvia una attività commerciale nel settore del commercio di pesce che porta avanti per circa tre anni. E' il periodo della “ Gold Rush” ed Anthony, come tutti i giovani, sente il chimerico richiamo del facile arricchimento e dell'avventura. Decide di dedicarsi interamente alla ricerca dell'oro. Per un certo periodo acquisisce esperienza come dipendente in alcune miniere della zona prima mettersi in proprio. Ma il settore minerario non gli procura grandi soddisfazioni anche perché nel frattempo è scoppiata la guerra di secessione e le miniere non sono più tanto sicure visto le frequenti scorribande di soldati sbandati. Non si conosce se Anthony Bardellini, abbia partecipato alla guerra civile l'unica cosa certa è che decide di spostarsi in Messico dove riprende per un breve periodo il commercio di prodotti alimentari come legumi, carne secca e farine. Questa è una ulteriore breve parentesi della sua vita in quanto, alle prime notizie della scoperta d'oro nei territori delle Sierras, animato dal suo vecchio sogno, riprende l'attività di cercatore d'oro. Purtroppo, ancora una volta la sua aspirazione di trovare una ricca vena aurifera non si i realizza e quindi, sconfortato e deluso, si trasferisce nella Missione di San Josè dove avvia un grande magazzino fornito di tutti quei prodotti necessari ai cercatori d'oro e ai componenti delle carovane di coloni. Nel frattempo sposa una donna italiana dalla quale ha quattro figli. Comunque, indole attiva e irrequieta di Anthony poco si adatta alla tranquilla vita domestica. Infatti, ancora una volta, riprende l'avventuroso peregrinare per le selvagge terre dell'ovest americano. Si sposta nella cittadina di Pleasanton nella contea di Alameda sempre in California, dove apre il primo albergo della città. Qualche anno dopo, ripete l'esperienza, aprendo un altro albergo nella cittadina di Laddsville. Nel 1867, vende l'albergo a Laddsville e acquista nella periferia della stessa città un ranch nel quale si dedica alla viticoltura. Il successo dell'attività vitivinicola gli assicura un notevole prestigio portandolo in poco tempo a diventare un importante produttore di vino e di grappa. Nel 1872 perde l'albergo di Pleasanton in quanto è completamente distrutto dall'incendio che devasta l'intera cittadina. Nell'occasione trasferisce la propria residenza nel ranch dove vi rimane sino al 1874. Nello stesso anno, vende il ranch e si trasferisce nel centro di Laddsvile che nel frattempo ha cambiato nome in Livermore. Qui, reinveste i soldi provenienti dalla vendita del ranch nella costruzione nel centro cittadino del più grande albergo della contea che chiama pomposamente “Washington Hotel”. Nel 1887, circondato dall'affetto della famiglia, muore nella sua Livermore.


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