Il gesuita Accolti Michael
Nasce a Conversano in provincia di Bari il 29 Gennaio 1807 ed ancora fresco di studi è inviato in Oregon al seguito di padre De Smet. Nel 1843 giunge negli inesplorati territori americani dove è subito messo a dura prova. Infatti, affronta con grande coraggio e determinazione un epidemia di peste che si diffonde, a causa dei topi, sul fiume Columbia. Un gran numero di indiani, componenti delle tribù dei Cascades, trova inevitabilmente la morte. Per questa ragione i componenti di altre tribù accampate lungo le rive del fiume, si dirigono verso Fort Vancouver nello Stato di Washington nella speranza di trovare assistenza medica. Durante il viaggio di risalita del Columbia River, il barcone, compie numerose soste per curare dall'epidemia gli uomini dell'equipaggio ed i passeggeri. Nella circostanza, assiste Padre De Smet che è costretto a letto per almeno quindici giorni. Dopo questa impresa viene inviato nel cuore delle Montagne Rocciose dove raggiunge i campi invernali delle tribù indiane. Nonostante i rischi e i pericoli derivanti dalle frequenti guerre tra le tribù indiane dei Kootenai, Crow, Blackfoot e Flathead, il gesuita barese, rimane per lungo tempo in questo territorio vivendo a stretto contatto con i nativi. Nel 1851 si trasferisce nel Distretto della Columbia dove riorganizza gran parte delle parrocchie. Nello stesso anno raggiunge San Francisco dove vi risiede per circa due anni prima di intraprendere un viaggio di ritorno per l'Italia. Nel 1855, ritorna in America e viene inviato in missione nello stato del Kentuky. In questo territorio non arriverà mai in quanto il barese è trattenuto a New York dagli emigranti italiani che, affascinati dalle sue gesta, gli offrono onori e riconoscimenti. Da New York si trasferisce in California nella comunità di Santa Clara dove per circa dieci anni dirige l'importante chiesa di cui è coofondatore. Fonda una università e la Società Storica della California. Michele Accolti, il 7 novembre del 1878, muore a San Francisco.
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